Mo Baala, forte della sua origine berbera e della sua esperienza di pastore, ha invece stretto un forte rapporto con una famiglia di nomadi che vive negli azib, caratteristiche costruzioni di pietra e terra cruda.[ leggi tutto ]
Lavorando sulla forza evocativa del racconto orale, tipico della cultura Amazigh, Mo e il pastore hanno collaborato nell’elaborazione di un libro in triplice copia, fatto di parole, poesie e immagini. Baala ha continuato il lavoro nel suo studio a Marrakech elaborando le registrazioni e i testi per realizzare un’opera audio. L’artista, dopo aver realizzato piccole sculture su pietra, ritornerà a Oukaïmeden per dare vita a un workshop di scultura insieme agli abitanti, puntando a creare una microeconomia basata sulla vendita dei manufatti durante la stagione sciistica.